I vari punti vendita che si occupano di compro Patek Philippe fanno parte del famoso e sempre vivace mercato degli orologi di lusso che attira sempre più persone sia collezionisti e sia con le persone che invece hanno alcuni modelli e voglio venderli e poi attira anche degli appassionati che anche se non ne comprano uno o non ne hanno da rivendere, comunque sono interessati a questa azienda che è molto famosa in questo ambito.
I collezionisti fanno parte di quella categoria di persone che quando hanno una passione per un determinato oggetto in questo caso gli orologi di questa azienda fanno follie per trovare quei modelli che mancano la loro collezione, e che magari loro hanno preso di mira ma non trovano più sul mercato ufficiale, e quindi per queste persone rivolgersi a questi punti vendita può essere una buona idea.
Così come può essere una buona idea per quelle persone che a un certo punto decidono di rivendere un modello di questa azienda rivolgersi a questi punti vendita per farselo valutare intanto e poi decidere se e quando rivenderlo, piuttosto che dover correre il rischio di venderlo a dai privati che magari offrono molto meno di quello che quell’orologio vale, semplicemente perché approfittano di un desiderio di vendita immediato che molte persone in quelle situazioni hanno.
Fortunatamente non tutte, perché alcune lo fanno semplicemente perché magari vogliono comprare un altro modello della stessa azienda, in questo caso della Patek Philippe, o un altro tipo di orologio di lusso, e quindi vogliono dei fondi per poter realizzare questo sogno.
Mentre ci sono altre persone che purtroppo si ritrovano in una situazione complessa e hanno delle spese contingenti magari anche abbastanza alte, e a quel punto decidono che l’unico modo è quello di provare a rivendere il loro orologio
Se proprio siamo costretti a rivendere un nostro modello della Patek Philippe almeno non dobbiamo svenderlo
Considerato quello che dicevamo nella prima parte dell’articolo, o meglio alla fine della prima e cioè che comunque molte persone si ritrovano spesso in una condizione di bisogno a livello economico, e quindi decidono di rivendere un loro modello della Patrick Philippe in questo caso è chiaro che provare almeno a non svenderlo deve essere l’obiettivo minimo quando ci si ritrova in queste situazioni.
Come sappiamo la fretta è cattiva consigliera quando si parla di commercio e quindi Magari dovessimo ritrovarci in un punto vendita che si occupa di fare delle valutazioni di questi orologi di lusso e magari ci fa una valutazione che non ci convince facendo un’analisi dello stato di custodia del nostro orologio che noi riteniamo ingiusta, molto meglio provare a rivolgersi a qualcun altro.
Anche perché a dirla tutta ove ci trovassimo a dover fare questa scelta, e viviamo in una grande città troviamo tanti punti vendita che fanno una valutazione di questi orologi, e quindi almeno provare a farcene fare tre quattro in maniera molto rapida di sicuro avremo un metro di paragone che ci aiuterà a comprendere se la stessa valutazione è conveniente o no.
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Forse non tutti sanno che
La Rolex SA venne fondata nel 1905 da Hans Wilsdorf e dal fratellastro Alfred Davis; pur essendo attualmente una delle maggiori imprese svizzere dell’orologeria, Wilsdorf era di nazionalità tedesca e la prima sede era a Londra. Wilsdorf & Davis fu il nome originario dato all’azienda, che in seguito divenne la Rolex Watch Company. Inizialmente si limitavano a importare in Inghilterra i meccanismi svizzeri prodotti da Hermann Aegler, che successivamente divenne socio, assemblandoli in lussuose casse create dalla firma Dennison e da altri gioiellieri dell’epoca che vendevano i primi orologi da polso personalizzandoli con il proprio marchio. I primi orologi prodotti dalla Wilsdorf & Davis erano marcati “W&D” (sigla visibile all’interno della cassa). Hans Wilsdorf registrò il marchio “Rolex” a La Chaux-de-Fonds, in Svizzera nel 1908. Il significato di questo termine è sconosciuto, secondo alcuni (versione mai confermata da Wilsdorf) “Rolex” deriva dalla locuzione francese horlogerie exquise, che significa orologeria squisita. Altri riportano che il nome derivi dall’unione della parola Rolls-Royce, automobili di lusso amate da Alfred Davis, e Timex, grande produttore di orologi dell’epoca, per indicare appunto che la produzione sarebbe stata orientata a orologi “EX” di lusso “ROL” da cui ROLEX. Ad ogni modo, Wilsdorf voleva un nome facilmente pronunciabile in ogni lingua, immediato, facile da ricordare, ma anche che avesse stile, cioè non doveva essere troppo ingombrante sul quadrante e doveva dare la possibilità ai rivenditori inglesi (per i quali erano destinati inizialmente i primi modelli) di poter incidere il proprio nome al di sotto di Rolex.
La Wilsdorf & Davis si spostò dalla Gran Bretagna nel 1912. Wilsdorf avrebbe voluto rendere economici i suoi prodotti, ma le tasse e i dazi di importazione sulle casse degli orologi (oro e argento) alzavano i prezzi. Da quel momento il quartier generale venne spostato a Ginevra, mantenendo filiali in altre città (ad esempio Bienna) e in altri continenti: Nord America, Asia, Australia. Un altro motivo che spinse Wilsdorf a trasferirsi in Svizzera fu perché con lo scoppio della prima Guerra Mondiale un tedesco non era visto di buon occhio in Inghilterra, e ciò avrebbe potuto causare ulteriori ostacoli alla sua azienda.